El cabeceo, più pratica che teoria
di José, el de la quimera

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traduzione di Giorgio Padoàn

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Il cabeceo, quasi tutti quelli che come noi ballano tango sanno in che cosa consiste: è il segnale che si fa con la testa per invitare una dama al ballo alla milonga. E' un metodo che permette alla dama di scegliere con chi ballare e al ballerino di evitare un esplicito rifiuto. Però, in questo articolo non voglio trattare solo la teoria, che potete trovare in molti siti web sul tango, ma dei suoi aspetti pratici, da cui sorgono i veri problemi.
Una cosa è la teoría e un'altra, molto differente, è la pratica, ossia, farlo e che sia efficace dipende da vari fattori. Non è tanto semplice e “romantico” come si pretende in vari artícoli pubblicati su questo argomento. Alcuni di questi fattori sono:
  • A chi è diretto il cabeceo
  • Dove il ballerino sta seduto
  • La psicología dei ballerini
  • Frequentori abituali o meno della milonga
  • La struttura, il volume e l'illuminazione della sala da ballo
  • L'ubicazione delle ballerine e dei ballerini
  • Il momento adatto per il cabeceo
  • Se la milonga è in Argentina o in un altro paese
Analizziamoli uno per uno:

A chi è diretto il cabeceo: Non tutte le signore presenti in sala sono disposte a ricevere il cabeceo, o al meno il "tuo" cabeceo, per vari motivi. Per cominciare con casi tipici di rifiuto, prendiamo le ballerine "esperte" o quelle che si credono "esperte" ed appartengono ad un gruppo di persone che si conoscono. Queste dame risponderanno, preferibilmente, al cabeceo di cavalieri del proprio gruppo o "branco", compreso che balleranno, molte volte senza cabeceo perché sarà il cavaliere ad invitare direttamente la dama. L'ho visto fare molte volte, al diavolo il cabeceo! Questo è il tipico caso del "tango incesto" già discusso in un precedente articolo (Tango incesto). Scrivo "esperte" ed "esperti" tra virgolette perché molte volte ballano sotto la media, e comunque credono di essere "eletti". Le principianti, comprese quelle del gruppo del "tango incesto ", saranno sempre ben disposte ad accettare la mirada [sguardo invitante n.d.r.]; con qualche esitazione quando sono timide, perché sanno che ballando si apprende, piuttosto che con le lezioni, e per tanto bisogna "fare rodaggio". Molte volte si può evitare il cabeceo ed invitare direttamente le principianti senza cabeceo, ma solo se uno l'ha vista ballare, e se sa realmente come farle ballare senza pretendere nulla di complicato. In futuro diventeranno "intermedie ", e poi "avanzate" o esperte. Altro caso molto comune di rifiuto del "tuo" cabeceo è quando la dama ti vede ballare e non le piace il tuo stile o vede che sei un principiante maldestro e non ha nessuna intenzione di ricevere calci e spintoni in pista. Questo perché la principiante può farsi portare quando la pista è piena, ma il principiante non è in grado di farlo.

Dove il ballerino sta seduto: In primo luogo va chiarito che dipende dalla milonga dove dame e cavalieri possono essere distribuiti a sedere in maniera distinta. A "El Beso" di Buenos Aires per esempio, che ha una struttura quadrata, le dame si siedono sui lati di fronte del quadrato (assieme) ed i cavalieri sugli altri due. Altro esempio, nella milonga de "El Trovador", alla periferia di Buenos Aires, le dame si siedono in gruppo ai tavoli sparsi che stanno nella sala ed i cavalieri fanno altrettanto. Il posto dove siedi è molto importante, e dipende se sei un "habitué " della milonga e a che ora ci vai. Se sei un habitué puoi sederti ad una tavola prospicente la pista da dove hai un angolo ampio che ti permette di vedere un fila intera di dame. Se, invece, supponiamo che la pista sia quadrata, come quella de "El Beso", vai a sederti vicino ad un angolo, ma non verso la metà della tua fila, avrai una visuale migliore sulle ballerine sedute.
In generale, l'habitué ha già un posto fisso che l'organizzatore della milonga gli tiene riservato. Questi posti sono i più avvantaggiati, perché hanno una buona visione e c'è anche la possibilità di invitare senza
cabeceo sia dame del gruppo del "tango incesto" che altre dame conosciute. Se non si è un habitué è meglio arrivare presto e negoziare con l'organizzatore il

posto, però generalmente i posti migliori saranno già riservati, a meno che non si tratti di una milonga poco affollata. Se sei fortunato riesci a sederti nella prima fila di tavoli. La mia esperienza mi dice che il miglior posto è quello d'angolo. Anche in questo caso, la questione non è proprio facile, perché se si desidera invitare una delle esperte o delle avanzate che stanno nella prima fila, tu vedi solamente la testa della prima signora che ti copre tutte le altre. Allora diventa difficile, perché per cabecear bisogna liberarsi la visuale, come quando si sporge il capo dal finestrino dell'autobus. In entrambi i casi rimangono, da cabeceare, le signore della seconda e terza fila. Però invitare quest'ultime è ugualmente difficile perché il cabeceo potrebbe non essere univoco e si possono alzare due o tre signore contemporaneamente creando una situazione imbarazzante, perché devi decidere con quale signora vuoi ballare, deludendo le altre.
Questo stesso problema si produce quando due o più dame si trovano sulla stesa linea dello sguardo e in questa situazione facilmente se ne possono alzare due. Molte volte questo si risolve indicando la giusta da distante. Se arrivi tardi alla milonga, ti devi sedere in seconda o terza fila o molto più dietro... (nel deposito delle scope :-) ) e da la è veramente difficile proporre il
cabeceo perché nessuna dama ti può vedere in quanto le signore possono discernere meglio il cabeceo dei cavalieri che stanno in prima o seconda fila.
In questo caso, io mi alzo, me ne vado al banco del bar o in un luogo strategico da dove univocamente posso cabecear senza problemi. A volte, quando incomincia la tanda, passo vicino alla dama mirata, come per andare al bagno o al bar, e la cabeceo e spesso funziona e la porto in pista a ballare.

La psicologia dei ballerini: come nella vita, c'è di tutto e la milonga non è un eccezione. Ci sono dame e cavalieri sia simpatici che antipatici. La forma di invitare riflette la psicologia della persona. Un cavaliere può essere insistente e molesto con il suo sguardo. Se una dama non desidera ballare, non si deve insistere, e generalemente non si cabecea nelle tande successive. "Ebbe la sua opportunità ma non la sfruttò", ci si consola.. :--). Questo è anche un rischio per le signore, che non devrebbero essere molto selettive altrimenti perderanno molte tande. Il cabeceo, e la pazienza con la quale uno lo esercita, riflette la personalità del ballerino anche nella vita di ogni giorno. Bisogna essere pazienti, se una dama ti rifiuta ed è evidente per tutti, non puoi invitare quella accanto, perché lei sarà il tuo piano B e la dama non dovrebbe accettarlo! In questo caso, non bisogna demoralizzarsi ma provare con altre dame. Bisonga tenere in mente che una milonguera esperta sceglie il ballerino e non balla tutte le tande, perché dipende dell'orchestra e dal livello del cavaliere, cosicché molte volte non si tratta di "tango incesto", ma di selezione. Questo vale anche per il cavaliere, ballare tutte le tande solo per ballare può non essere la cosa migliore, il ballo del tango non è una ginnastica ne una competizione o una gara.

Frequentatori abituali o meno della milonga:
Abbiamo già visto prima che se uno è nuovo può incidere sulla posizione che va ad occupare quando si siede e quali sono i suoi problemi. Anche, se ti conoscono però, le possibilità di ballare sono minori di quelle che hai con il "tango incesto " e spesso non ballano con te a meno che non ti abbiano già visto ballare (e bene). Le ballarine brave nemmeno, a parte qualche buona samaritana :-->). Questa è la legge della milonga che segue i principi
darwiniani, come in natura. La speranza allora è ballare con una principiante, però principiante tu, principiante lei.. in una milonga piena e con buoni codici di navigazione in pista, potresti essere un elemento perturbatore, meglio andare, allora, alla milonga benedetta o maledetta di San Telmo a Buenos Aires, dove ballano tutte e non ci sono problemi.
La struttura, il volume e l'illuminazione della sala da ballo: Se la sala è come quella de "El Beso", ossia quadrata, abbiamo già visto prima come stanno distribuiti i ballerini e quali sono le possibilità di applicare il cabeceo. Se la sala è a forma di "L" e le piste strette come quella del "Porteño y Bailarín", il cabeceo è più complicato e a volte anche caotico. In questo caso conviene camminare per la sala e cabecear "al volo" o invitare direttamente, se ti senti sicuro, e non cambia nulla se ti rifiutano. Ci sono sale molto grandi dove la distanza fa si che il cabeceo sia molto difficile, senza un telescopio, e se poi non ti metti in prima fila, è impossibile. In molte sale di questo tipo il cabeceo non si applica al 100 % e si invita direttamente quando comincia la tanda. Quando la sala è tuttavia vuota, uno può attravesarla e invitare direttamente o con un cabeceo "da vicino" per non forzare la questione. Se la dama non si alza, si continua a camminare. Questo comportamento è comune e la respinta o rifiuto è mínimo (del "tango incesto" che abbiamo considerato già e opportunamente identificato). Di più c'è da dire che se la sala non è illuminata bene, come molte milonghe in Italia, non c'è cabeceo che tenga. "A mezza luce" è più romantico però "niet" cabeceo.

L'ubicazione delle ballerine e dei ballerini: Questo è essenziale perché può far fallire il cabeceo e la milonga. In una milonga romana recentemente fu realizzato il primo "esperimento" serio di cabeceo. Per partecipare alla milonga bisognava prenotare con anticipo. In base a questa informazione, gli organizzatori ubicarono ciascun ballerino indicando la posizione con una etichetta sulla sedia, primo errore, perché parte di quelli che prenotarono non vennero e i posti strategici rimasero vuoti. Nessuno li occupò in quanto riservati.
Il secondo errore si originó dal fatto che c'erano più dame che cavalieri. Essendo la sala rettangolare, tre bordi (file) erano occupate da ballerine e una da cavalieri. Il risultato fu che molte dame erano fuori portata del
cabeceo già nella prima fila di sedie, figurarsi quelle della seconda o terza flia. Ovviamente quelli che si conoscevano si invitavano ( "incesto") però i nuovi e le nuove se ne andarono senza ballare e qualche dama se ne andò subito per questo motivo.
Il terzo errore fu l'illuminazione, molto tenue. In questo caso però, ci sono alcune soluzioni. Per esempio, se abbiamo prenotato prima, per evitare questo tipo di caos, bisogna eguagliare il numero di dame e cavalieri (questo si fa in una famosa milonga di Pradamano, in Friuli). Se non si è pari e ci sono più dame, bisogna disporre in modo random i ballerini, quando entrano e per ordine di ingresso senza "bloccare" le sedie con nomi di persone che non verranno. Questa è una soluzione che improvvisa l'organizzatore, dove ovviamente gli "habitué" hanno la precedenza, qualcosa che non può essere evitato. La mia posizione in questa milonga fu praticamente
al "deposito delle scope" in terza fila, dove il cabeceo era praticamente impossible, una cosa assurda in una milonga dove c'erano moltissime ballerine. Ovviamente, non stetti seduto nemmeno un secondo sulla sedia, ed applicai soluzioni alternative.

Il momento adatto per il cabeceo: Immediatamente quando termina la cortina bisogna cabecear, perché con la pista è piena non è possibile vedere le dame, a parte quelle che sono molto vicine, ma a queste avremo sicuramente già proposto di ballare, con o senza risultato positivo. Se è possibile camminare dietro la fila di tavoli, uno può invitare con il cabeceo "del terzo tipo" a qualcuna delle ballerine restanti, perché non tutto è ancora perso. A volte, si può cabecear all'inizio della cortina, perché ci sono alcune signore che stanno attente già da questo momento.
E' molto importante ballare, non solo per il fatto di ballare, ma perché da questa posizione privilegiata si può avere un "riconoscimento del terreno" ossia, distinguere bene l'età e l'importanza delle ballerine che stanno ancora sedute. Questo, perché qualcuno che conosco una volta confuse una signora di 80 anni con una signorina di 20 :-->). [He, he... n.d.r.] Questo non è più che una storia, perché per esempio, è piacevole ballare con le signore oltre i 70 anni de "La Casa de Galicia", loro ballano meglio di molte giovinette. E' importante che la dama si alzi dalla sedia solamente quando il cavaliere le sta difronte, affinché non ci siano ambiguità, perché molte volte si alzano due dame se non è chiaro con chi il cavaliere desidera ballare.

Se la milonga è in Argentina o in un altro paese: Il cabeceo si pratica nella maggioranza delle milonghe di Buenos Aires e in poche milonghe in altri paesi. In Italia il cabeceo non è una consuetudine e molte volte la milonga viene publicizzata scrivendo che ci sarà cabeceo. Si dice anche che dame e cavalieri saranno seduti le une difronte agli altri. Fin qua tutto bene, però se il ballerino o la ballerina appena arrivati non usano la mirada, tutto questo non vale nulla. Non è solo praticare il cabeceo, farlo con tutti, supponendo, como è ovvio, che si sappia ballare. Sono cose che i maestri insegnano poco in Argentina e meno in Italia. Non insegnano a cabecear, a navigare per la pista e meno ancora insegnano l'etica della milonga. Sebbene quest'ultima dipenda della psicologia individuale di ballarini, c'è un'etica di comportamento minimo da seguire in una milonga, altrimenti la milonga finirà per scomparire.
Uno degli aspetti positivi è ballare bene con quelli che non si conoscono e non con quelli che si conoscono. Altrimenti uno organizza una milonga nella sala da pranzo di casa e balla con i suoi amici e amiche. Comunque in Argentina, non tutte le milonghe hanno il
cabeceo rigoroso. In molte milonghe di quartiere, generalmente piccole, si invita direttamente e le dame accettano di ballare senza problemi, anche se non sei conosciuto. Tutto è più familiare e amichevole. Gli "esperti" e le "esperte" ballano generalmente nella zona centrale di Buenos Aires, alle milonghe dove si balla meglio. Il fatto che si balli meglio genera, però, dei sottogruppi di "eletti". Questo succede anche in Italia, quando i ballerini imparano a ballare o pensano di ballare bene, per esempio tra i "verduleros" della milonga (secondo il grande maestro "Petroleo"), si produce questo fenomeno. Non è questa la filosofia del ballo del tango come concetto di ballo sociale.

José, el de la quimera