Che voce per ballare il tango! Nina Miranda

di José, el de la quimera.

Traduzione a cura di giorgio

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Entrò nell'immortalità il primo di gennaio del 2012, sarà sempre con noi alla milonga. Una delle migliori cantanti di tango, forse la migliore per ballarlo. Temi come Gloria, Tu Corazón e Venganza, interpretati con l'orchestra di Donato Racciatti, ti strappano dalla sedia come un razzo. Nina Miranda recita il tango come Tita Merello però possiede una voce notevole. Come dice Nina: il tango, si parlava così una volta, un dire tipicamente rioplatense, tanguero! Che gran differenza con l'accento cheto (per bene) degli argentini di oggi! La "y" era "ye", non "she", "calle" era "caye" e non "cashe". L'accento dei nuovi argentini cambiò quando si incominciò a imitare i niños bien (chetos o ragazzi per bene) delle classi alte durante il decennio degli anni '80 un'altra dimostrazione di medio pelo (via di mezzo) jauretchiano, cioè, voler imitare qualcosa che non si è attraverso il linguaggio, il vestire e lo sfoggio di una pseudo erudizione.

Anche il liguaggio cambiò sostituendo il lunfardo. Si perse gran parte della antica tanguidad nel dire quello che esprime molto bene Nina nelle sue canzoni.
Bisogna sottolineare anche il tango classico, semplice, e molto ritmico dell'orchestra di Racciatti, è l'ideale per ballare.

Nina Miranda nacque a Montevideo, l'8 novembre del 1925 con il nome di Nelly María Hunter. Smise di cantare su richiesta del marito quando si sposò nel 1958, Altrimenti sarebbe stata la miglior cantante della seconda metà del secolo XX. Lasciamo che Nina stessa racconti la sua biografia attraverso un reportage realizzato da Riccardo Garcia Blaya nella sua casa di Floresta.

"Una volta stavo cantando mentre irrigavo il giardino. Nel mentre passa il padre di una mia compagna di collegio che era un attore di teatro radiofonico e mi dice: "Eravate voi quella che cantava? Lo fate bene. Dovete presentarvi a qualche concorso". Gli risposi che ero troppo giovane. Un po' di tempo dopo si ripetè la scena. Guardate che memoria, mi ricordo che stavo cantando il vals di Salgán e Carmelo Volpe A una mujer (qui Nina canticchia alcuni versi). Ed apparve lo stesso signore ma questa volta accettai. Mi presentai e vinsi il concorso organizzato dai Fratelli Dante alla radio"
"Ah! Ero già Nina Miranda. Ricordo che a 13 anni andai con la mamma al cinema a vedere Puerta cerrada, film dove recitavano Libertad Lamarque e Agustín Irusta. Ella faceva il personaggio di una canzonettista e si chiamava Nina Miranda. All'uscita dissi a mia madre, con totale sicurezza: -Il giorno che io sarò artista, mi voglio chiamare così."

"Come arrivai all'orchestra di Donato Racciatti? Era il 1952 e io camminavo tristemente per la morte di mia madre ed avevo voglia di andare lontano. Seppi che il mio collega uruguaiano Roberto Famá sarebbe andato in tournè in Brasile. Allora riunii alcuni ritagli editi su di me, con la pretesa che potesse ottenere, per me, qualcosa in quel paese. Siccome sapevo che Famà stava registrando al Sondor, l'andai a cercare. Mentre aspettavo esce da uno studio il direttore Juan Esteban Martínez, 'Pirincho'. Si sorprese al vedermi e mi disse: 'Guarda Negra, caschi bene, qui c'è una giovane che mi è stata imposta e non riesce a fare nulla... ¿Ti piacerebbe cantare Maula?' Gli dissi che non lo avevo mai fatto. 'Che importa. Voi avete un orecchio meraviglioso! Tu impari la musica e canti con il testo davanti.' Il risultato fu che in 40 minuti lo registrammo. Fu un successo notevole. Non ci fu radio che non lo passasse tutti i giorni, varie volte. Grazie alla ripercussione del disco, mi chiama Racciatti per intervenire nella commedia Tu Culla fu un Conventillo, al teatro "18 luglio". Le repliche erano previste per un mese ma ne restammo sei."

Nina Miranda y Donato Racciatti
Nina en los '50
Nina canta "Gloria":

"Nell'anno 1955 venni a Buenos Aires per ampliare i miei orizzonti artístici. Arrivai nel mese di agosto, visto che il governo argentino aveva chiuso la frontiera con l'Uruguay, entrai da San Pablo. Mi assunse Radio Belgrano con marchio Odeon. La prima cosa che feci fu registrare 14 temi con la orchestra diretta da Graciano Gómez. Alla radio, cantai, per tre mesi, i lunedì ed i mercoledì con l'orchestra di Lucio Demare. Di li a poco tempo Perón cadde, si aprirono le frontiere e cominciai ad andare su e giù in idrovolante per esibirmi alla Radio El Espectador con il sexteto di Oldimar Cáceres. Di Graciano Gómez mi separai, per un problema di cartello, dopo un giro al nord dell'Argentina, con il quale arrivammo sino a Salta. Successivamente feci un altro giro, però con l'orchestra diretta da Héctor Norton. Poi continuai, fino al 1958, con la mia propria formazione diretta da Alberto Córdoba, con il quale feci le mie ultime registrazioni. Avevo già deciso di ritirarmi."

Nina canta "Tu corazón":

"Le cantanti che mi piacciono sono Mercedes Simone e Libertad Lamarque. Non mi piacque Azucena Maizani. Nel 1999 si fece un omaggio a Racciatti in Uruguay e quando mi nominarono il pubblico si alzò in piedi e cominciò a chiedermi di cantare. Fu nel Teatro del Sondre. Io stavo con mio marito che mi disse: -'Fermati e dì qualcosa'. Lo feci, e mi scusai, però l'insistenza del pubblico e di Donato mi obbligarono a salire sul palcoscenico. Dissi che andrò a cantare un pezzo di Maula, che però cantai intero e venne benissimo. Mi emozionò molto. Là presi realmente coscenza di quello che ero arrivata ad essere per la gente. Dissi loro che non studiai mai, che non vocalizzai mai, che era tutto naturale."

"Tornai a cantare nel 2004 perché rimasi sola e un'amica me lo reccomandó molto. Avevo tutti i dubbi di una debuttante, non potevo nemmeno tenere il microfono di quanto mi tremavano le mani. Inoltre dovetti vocalizzare molto per recuperare la voce." Nel 1952 il giornalista uruguayo Davy scrisse: "Nina Miranda ci emoziona sempre. Forse perché è completa, ed emoziona con un'arte semplice, lontano dalle ricercatezze non necessarie di cui essa non ha bisogno perché la sua voce, il suo timbro, la sua arte, stanno tutti nel cantare il tango con la sua sola presenza. Questo è il tango e per questo lo canta come nessuna. Il suo timbro di voce specialmente, è quello che richiama l'attenzione, incanta e ci obbliga a pensarla come una donna nata per cantare il tango. Nina Miranda ha la capacità di piacere subito. Che si immedesima nel tango che canta. Come una dolce pugnalata che piace, che duole un poco per la tragicità del testo, però che si aspetta con piacere, anche se l'agrodolce del testo lascia un po' di angoscia. Questa è Nina Miranda. Identificata con la canzone, la interpreta a suo modo, in una maniera personalissima, senza imitare nessuno; è la sola, la stessa e a nostro capire, il tango è questo e noi non abbiamo sentito un tango cantato meglio di quando lei lo canta. La sua maniera di recitarlo, di sillabare il testo, di dargli espressione forte alla pennellata emozionale con la sua cadenza triste, quando deve esserlo, e con il guizzo vivace e piccante quando deve entrare nel sorriso del tango".
Nina en el siglo XXI
Vi raccomando di ascoltare il podcast di Ernesto Valles (uruguayo come Nina) al tangopodcast:

http://tangopodcast.net/?p=1015

Che imparino le cantanti (ed i cantanti!) di oggi come si recita e canta il tango in perfetta armonía con l'orchestra, ascoltando Nina! e per i DJs, che non dimentichino una sua tanda!

Fonte

Blaya, R. G., www.todotango.com.ar.

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Nina canta "Maula"
Nina canta "Venganza"