Noche de Estrellas

vals 1942

Musica: José Luis Padula
Testo: Enrique Cadícamo

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Il vals fu scritto da José Luis Padula per la Orquesta Tipica Victor che affidò a Mario Pomar lo estribillos che si limitò solo la prima strofa del testo di Enrique Cadícamo. Anche Francisco Canaro con la sua Orquesta Tipica incise questo vals affidando alla voce di Ernesto Famá molto del testo originale. Vals veloce e molto impegnativo, richiede molta attenzione se il ballerino vuole esplorare tutte le variazioni musicali proposte. I fratelli Naveira ballano la versione di Francisco Canaro mettendo in evidenza la scuola naveriana che in questi ultimi anni li vede uniti nelle turnè mondiali. Vi segnalo in particolare Federico che balla sottolineando ogni battuta della musica con i movimenti tipici dello stile di famiglia. Ariadna la trovo ancora al servizio della propria spettacolarità invece che alla valorizzazione della musica che sublima nel movimento, pur trattandosi di una vera improvvisazione.
La noche, amada mía, es azul,
salgamos por el parque a pasear,
ponte el traje blanco de tul
a tono con el claro lunar.
El barrio se ha dormido y los dos
mirando a las estrellas temblar,
caminaremos juntos,
mi amor, para soñar.
Juntos hasta el parque iremos
y nos sentaremos y allí nos diremos
nuestros dulces cuentos,
nuestros juramentos,
bajo el firmamento
tibio de fulgor.

Y al mirar correr, los dos
una estrellita por el cielo azul,
le pediremos que nos traiga suerte
y que nos amemos
siempre, hasta muerte.
Bajo las pupilas
de un millón de estrellas,
que su luz destellan
nos sinceraremos,
nos abrazaremos
y allí soñeremos
con un mismo amor.
Y en la noche parroquial
bajo esta hermosa corte celestial,
nos besaremos religiosamente
en la dulce paz.
La notte, amata mia, è azzurra,
usciamo per il parco a passeggiare,
mettiti l'abito bianco di tulle
In tono col chiaro lunare.
lI quartiere si è addormentato ed i due
guardando le stelle tremare,
cammineremo insieme,
mio amore, per sognare.
Insieme fino al parco andremo
e ci siederemo e lì ci diremo
le nostre dolci confidenze,
i nostri giuramenti,
sotto il firmamento
di tiepido bagliore.

E guardandola, rincorrere, noi due
una stellina per il cielo azzurro,
gli chiederemo che ci porti fortuna
e che ci amiamo
sempre, fino a morte.
sotto gli occhi
di un milione di stelle
Che la sua luce scintillano
ci confideremo,
ci abbracceremo
e la sogneremo
con uno stesso amore.
E nella notte parrocchiale
sotto questa bella corte celestiale,
ci baceremo religiosamente
nella dolce pace.


Orquesta Tipica Francisco Canaro, canta Ernesto Famá
ballano Ariadna Naverira e Fernando Sanchez

Orquesta Tipica Francisco Canaro, canta Ernesto Famá
ballano Ines Nuzzopappa e Federico Naverira
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Orquesta Tipica Victor, canta Mario Pomar